26/05/09

incentivi terremoto: il decreto in arrivo

Il Consiglio dei ministri ha varato un pacchetto di circa 1,7 miliardi per l’emergenza terremoto.

Risorse ricavate da fondi già esistenti nel bilancio dello Stato, a cui in seguito potrebbero aggiungersi quelle del rientro dei capitali dall’estero, per il quale su stanno studiando aliquote tra il 7 e il 10 per cento. Tra le misure che potrebbero entrare nel decreto c’è anche l’esenzione dall’Iva per gli interventi di costruzione, sulla quale però fino a ieri non era stata presa una decisione definitiva.

Le piccole imprese potranno sfruttare significative agevolazioni fiscali. Sarà infatti esteso alle aree terremotate il regime delle “zone franche urbane”, che prevede la parziale esenzione dalle imposte sui redditi, dall’Irap, dall’Ici, e dai versamenti contributivi. Il beneficio riguarderà che iniziano le attività fino a 2012 e a quelle già esistenti nei limiti di quanto permesso dalle norme europee. Si prevede una spesa annuale massima di 45 milioni l’anno: dunque circa 180 ipotizzando l’applicazione per quattro anni.

Altri 400 milioni andrebbero a incentivo delle imprese con lo strumento degli accordi di programma: dovrebbero essere potenziati quelli già esistenti relativi a Val Vibrata e Val Peligna-Alto Sangro, ed alla microelettronica, e avviate nuove intese nei settori dell’informatica, della farmaceutica, della chimica, agroalimentare e dell’automotive. Saranno poi prorogati i termini per altri incentivi alle imprese.

Si studia l’utilizzo di due fondi di garanzia già esistenti a favore rispettivamente delle attività commerciali e turistiche, e delle famiglie. Nel primo caso si tratterebbe di incentivare i finanziamenti per l’acquisto di attrezzature e arredi, nel secondo il credito al consumo per mobili, elettrodomestici, tv e computer per le abitazioni danneggiate. Alle famiglie e alle piccole imprese saranno riservate anche agevolazioni tariffarie sulle forniture di elettricità e gas, per un periodo massimo di due anni. I relativi costi però non saranno a carico dello Stato, ma degli “oneri generali di sistema”, cioè sostanzialmente delle altre bollette pagate dagli italiani. Infine il decreto pensa di potenziare la deducibilità fiscale delle donazioni per il terremoto.

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