12/01/10

Manuli rubber: incentivi esodo

Tratto pari pari da qui.

Ammontano a 3,7 milioni di euro i fondi messi a disposizione dalla Manuli Rubber Industries per incentivare l'esodo dei propri dipendenti.
Lo prevede un accordo firmato a Roma dalla multinazionale di tubi idraulici con Filcem-Cgil, Femca-Cisl, Uilcem-Uil, e le Rsu di Ascoli Piceno e Bologna. La somma e' destinata anche al sostegno al reddito e all'outplacement. Ai lavoratori verra' riconosciuta una quota lorda mensile di 200 euro per ogni mese di permanenza in Cigs. Altri 200 euro lordi al mese copriranno il primo anno di mobilita'; 350 euro lordi dal secondo anno.(ANSA).

11/01/10

Incentivi Brindisi Cani randagi

Una iniziativa interessante:

L'emergenza randagismo si affronta anche con incentivi "speciali", come quelli messi a disposizione dal Comune di Brindisi. L'amministrazione della cittadina pugliese fornirà croccantini gratis per un anno a chi adotterà un randagio. Nei canili comunali sono ospitati 1.400 cani, di fronte a una capienza di 900 animali. Altre soluzioni per donare un appartamento agli amici a quattro zampe: l'adozione a distanza e quella collettiva.

A Brindisi prevedono anche l'adozione a distanza. Chi è interessato al progetto, visiterà il cucciolo in maniera periodica, in modo da accudirlo e accompagnarlo fuori per una passeggiata.

Poi c'è l'adozione di gruppo, per associazioni o condomini, purché abbiamo spazi adeguati per gli animali.

08/01/10

Incentivi per aziende che assumono lavoratori disoccupati

La Finanziaria 2010 ha previsto incentivi per i datori di lavoro che provvedono ad assumere lavoratori disoccupati. Fra le misure spicca il comma 151, art. 2, che incentiva i datori di lavoro che per l’anno 2010 procederanno ad assumere lavoratori fuoriusciti dal mercato del lavoro, destinatari dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali o di disoccupazione speciale edile.

Per poter usufruire degli incentivi erogati dall’INPS, i datori di lavoro dovranno:

  • non aver effettuato nei 12 mesi precedenti alcuna riduzione di personale avente la stessa qualifica dei nuovi assunti;
  • non avere in atto sospensioni dal lavoro per interventi straordinari di cassa integrazione.

Le assunzioni dovranno, inoltre, essere a tempo pieno ed indeterminato e gli incentivi saranno pari all’indennità di disoccupazione spettante al lavoratore, nel limite della spesa del trattamento spettante e con esclusione di quanto dovuto a titolo di contribuzione figurativa, per il numero di mensilità di trattamento di sostegno del reddito non erogate.

Per poter ottenere l’incentivo i datori di lavoro interessati dovranno presentare domanda all’INPS e se lo otterranno potranno conguagliarsi il credito con le somme dovute a titolo di contributi previdenziali.

La norma pone inoltre un altro limite: il diritto al beneficio in questione è escluso per i lavoratori che siano stati collocati in mobilità, nei sei mesi precedenti, da parte di impresa dello stesso o di diverso settore di attività che, al momento del licenziamento, presenti assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell'impresa che assume o risulti con quest’ultima in rapporto di collegamento o controllo.

Poiché gli incentivi dovranno essere pari alle indennità di disoccupazione non ancora percepite dal lavoratore, per le imprese sarà più conveniente assumere un lavoratore appena entrato in disoccupazione piuttosto che uno che è verso la fine del trattamento.

Si segnala, inoltre, che il limite dei dodici mesi richiesti entro cui non bisogna aver effettuato alcuna riduzione di personale, è riferibile solo al caso in cui i nuovi assunti abbiano la stessa qualifica dei licenziati, per cui su questo occorrerà fare attenzione perché sicuramente sarà il punto su cui si incentreranno le verifiche che saranno effettuate, in un secondo momento, dagli organi preposti: in pratica occorrerà sicuramente evitare, al di là della mera qualifica nominativa di assunzione, adibire i neoassunti alle stesse mansioni dei lavoratori oggetto di riduzione nei 12 mesi precedenti.

Un’ultima considerazione da fare in merito al campo di applicazione della norma è che, effettivamente, il fatto che per espressa previsione del comma 151, i datori di lavoro non devono avere effettuato riduzione di personale avente la stessa qualifica dei lavoratori e non devono avere in atto sospensioni del lavoro ex art. 1 della Legge n. 223/91, fa pensare che il diritto sia limitato alle imprese che nel semestre precedente abbiano occupato mediamente più di quindici dipendenti.

Sicuramente per i chiarimenti in merito occorrerà attendere il già citato decreto interministeriale ma sicuramente, se questa era effettivamente l’intenzione del legislatore, avrebbe potuto esplicitarla e non lasciarla all’interpretazione ministeriale.

07/01/10

incentivi 2010 giappone

Forse non tutti sanno che, in Giappone, le vendite complessive del 2009 sono scese del 9,1% (2,92 milioni di veicoli in meno), il sesto anno consecutivo di scesa continua delle vendite. Un dato clamoroso, che va oltre quello della semplice crisi finanziari internazionale.

Per contrastare questo lunghissimo trend negativo, il governo giapponese ha pianificato incentivi 2010 che - sulla carta - faranno aumentare le vendite di auto del 4,1% (pari a 4,8 milioni di veicoli).

Gli ecoincentivi prevedono in particolare la rottamazione dei veicoli più vecchi di 13 anni a favore di automobili con consumi efficienti e eco-compatibili. Niente di nuovo.

Incentivi 2010 confermati?

Una notizia dell'ultim'ora sugli incentivi.
Sembra ormai prossimo un nuovo pacchetto di incentivi per il mercato italiano dell'auto, a regolamentare quello che già le case automobilistiche stanno facendo per i fatti loro, con le loro promozioni.

Il ministro Scajola ha sottolineato che "sta definendo un programma". Tale programma non si focalizza solo sugli incentivi per le automobili, ma si estende a 360 gradi sul mercato italiano. Le informazioni rimangono dunque molto generiche



Stando alle indiscrezioni, gli incentivi per quest'anno avranno una connotazione più ecologica. L'equazione è semplice: meno emissioni = più incentivi, con un budget stanziato di 400 - 500 milioni di euro.

05/01/10

Ecoincentivi Citroen 2010

Dopo Ford e Renault, anche Citroen proroga i suoi ecoincentivi per il primo mese del 2010.
Le condizioni sono identiche, l'incentivo si protrarrà fino al 31 gennaio (almeno stando alla pubblicità in radio)

In questo giro di incentivi rientrano però anche le auto Euro 2, mentre l'anno scorso gli incentivi erano limitati alle Euro 1

04/01/10

Incentivi Renault 2010

Renault, come Ford, rilancia subito con nuovi ecoincentivi per il 2010.
Attenzione però: questiincentivi Renault hanno una scadenza ben precisa: 17 gennaio 2010.

Nel dettaglio: per un acquisto di una vettura Eco2 (meno di 140 gr di CO2/Km)
si sommano
  • gli incentivi della rottamazione
  • quelli per l'impatto ecologico.

Maggiori dettagli sul sito Renault, nell'area promozioni

Incentivi ford 2010

Ford parte in quarta, e fregandosene del governo, annuncia una nuova campagna di nuovi incentivi 2010 per l'intera gamma Ford:

Rottamando un'auto immatricolata prima del 31 dicembre 2000 si riceve un incentivo di 1.500 Euro.

E' una campagna senzalimiti di tempo,adifferenza di quella renault, che dura fino al17 gennaio.

Auspichiamo che il provvedimento sia il primodi molti, e che gli incentivi auto non terminino con l'anno nuovo.

Questi gli ecoincentivi Ford del 2009

Questo il sito di Ford con gli incentivi per il 2010