24/05/09

Incentivi PMI: confartigianato

Il 18 aprile 2009, Confartigianato ha presentato un piano d’azione in 38 punti come “Misure di sostegno alle micro e piccole imprese e alle imprese artigiane per fronteggiare lo stato di crisi”. Il piano usa la sostenibilità ambientale, quasi come perno. Si parla di incentivi da 1,3 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese che garantirà crediti per 60-70 miliardi di euro.

Il quadro odierno che emergeva dalla rassegna delle notizie economiche era che di fronte alla crisi c’era poco da ragionare, bensì da cacciare gli euro suonanti da parte dello Stato, senza esitazioni e men che meno criteri direttori se non quello dei consumi, per garantire la ripresa. ilpianodella PMI è di orientamento completamente diverso.

La Pmi rappresenta il 99,4% della base produttiva italiana e chiede:
  • Riserva appalti per le MPI;
  • Riqualificazione patrimonio edilizio pubblico;
  • Servizi pubblici locali per le MPI;
  • Green economy;
  • Manutenzione veicoli.

Dalle PMI arriva quindi limpida la richiesta di utilizzare il criterio direttore della sostenibilità.

Nel piano c'è anche un capitolo dedicato all’economia verde, intitolato: “Razionalizzazione degli interventi a sostegno della green economy”, che chiede al Governo un testo unico per “il riordino e la razionalizzazione degli interventi a sostegno, promozione e incentivazione dell’offerta e della domanda nelle aree e nei settori dell’economia sostenibile, al fine di:
  • incentivare la domanda da parte di consumatori e della pubblica amministrazione;
  • semplificare, razionalizzare ed omogeneizzare i criteri di erogazione e le procedure di accesso agli incentivi e di concessione delle agevolazioni;
  • favorire meccanismi automatici di erogazione delle agevolazioni;
  • favorire l’aggregazione e la cooperazione stabile tra le micro e piccole imprese.

E poi ci sono gli “Interventi per la sicurezza e la manutenzione dei veicoli e la tutela della qualità dell’aria” che “al fine di favorire e incentivare la corretta manutenzione del parco auto circolante in funzione del ripristino della piena efficienza dei veicoli a motore per la sicurezza degli utenti” chiede di adottare una serie di provvedimenti, quali:
  • la riduzione dell’Iva al 10%
  • la detrazione di imposta del 19% su tutte le riparazioni dei veicoli, certificata;
  • un bonus di 1.000 euro per chi acquista veicoli usati euro 3 ed euro 4 e rottama veicoli con più di 10 anni euro 0, euro 1 ed euro 2;
  • un incentivo di 1.500 euro ai proprietari di veicoli che trasformino il proprio veicolo da benzina a metano e gpl, presso aziende abilitate, che certifichino il lavoro eseguito attraverso la documentazione fiscale.

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