15/05/09

Incentivi Italia: 2009

Il provvedimento del governo si basa su uno stanziamento di 2 miliardi per fare crescere il Pil in una misura variabile tra lo 0,5 e l’1 per cento contro una previsione del governo di -2% per il 2009.

  • Fino a 5.000 euro di incentivo per l’acquisto di un auto a metano, elettrica o a idrogeno se emette meno di 120 g/km di Co2.
  • I veicoli a Gpl più virtuosi potranno arrivare fino a 3.500 euro di incentivo,
  • La rottamazione di una vecchia Euro 0, 1 o 2 ed il conseguente acquisto di una nuova Euro 4 o 5 potrà contare su un bonus di 1.500 euro.
  • Incentivi anche per motorini (500 euro) e veicoli commerciali “leggeri”: 2.500 euro che salgono 6.500 se si acquista un furgone a metano, Gpl o idrogeno.

Il mercato, in questo momento, è in grado di offrire soprattutto vetture a metano e Gpl, per chi volesse usufruire dell’incentivo più alto. Più modesta è l’offerta di veicoli elettrici o a idrogeno, mentre novità sono in arrivo per le ibride.

Nel pacchetto rientra anche il trasporto pubblico: un finanziamento straordinario di 55 milioni per l’inserimento dei filtri-antiparticolato nei gas di scarico degli autobus. Inoltre, chi vorrà convertire la propria auto da benzina a metano potrà contare su 500 euro d’aiuto.

Se l’auto rappresenta dunque la parte più consistente del pacchetto, sono stati tenuti in considerazione anche altri beni durevoli di consumo: ristrutturando il proprio appartamento, acquisterà mobili o elettrodomestici ad alta efficienza energetica (A+ e oltre) come cucine, lavatrici, lavastoviglie, forni, televisori ed altro, potrà detrarre dall’Irpef lorda il 20% delle spese sostenute fino ad un massimo di 10.000 euro.

Infine, le imprese. Per loro il governo punta a facilitare la rivalutazione degli immobili con alleggerimenti fiscali, offrendo anche la possibilità di optare per la «fiscalità di distretto» ai fini dell’Ires.

Il pacchetto di incentivi, nel suo complesso, resterà in vigore fino al 31 dicembre 2009. «Si ripagherà - ha spiegato Berlusconi - nel presentare le misure in termini di maggior gettito fiscale grazie ai consumi, minori costi per la cassa integrazione e la riduzione dell’inquinamento ambientale e una maggiore sicurezza sulle strade». «A fronte di questo sforzo del governo ha concluso abbiamo chiesto alle industrie di mantenere i propri stabilimenti in Italia, investire su nuovi prodotti e rispettare i pagamenti ai fornitori della componentistica che sono in forte sofferenza».

Berlusconi ha posto l’accento sul fatto che il governo «non ha ceduto a tentazioni protezionistiche come nel resto d’Europa né ha ceduto a norme stataliste operando nel rispetto della concorrenza». Il prossimo passo saranno gli ammortizzatori sociali per i quali, ha ricordato, sono in arrivo 8 miliardi in due anni.«Il settore auto è fermo ha aggiunto il ministro dello Sviluppo Scajola e per questo è stato scelto lo strumento, rapido, del decreto. Con queste misure puntiamo a rinnovare un parco auto di 15 milioni di veicoli, che è il più vecchio d’Europa, e a spingere sull’innovazione e la ricerca di prodotti meno inquinanti».

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