13/10/09

Nuovi incentivi lavoro USA

Soldi alle imprese per invogliarle ad assumere di più.
È questa l'ultima iniziativa antirecessione ventilata dall'amministrazione Obama, copiando il modello europeo, come già accaduto nel mercato dell'auto

Benché molti economisti abbiano proclamato la fine della recessione, un americano su dieci resta disoccupato, e le fila dei senza lavoro aumenteranno secondo le previsioni nel corso del prossimo anno, con un tasso di disoccupazione che supererà il 10 per cento. Ecco quindi riemergere l'idea di elargire alle imprese nuovi incentivi legati alle assunzioni, un'idea presa in considerazione ma poi esclusa dal pacchetto di stimoli economici da 787 miliardi di dollari varato a febbraio. In un raro caso di collaborazione bipartitica, numerosi repubblicani hanno già manifestato il loro appoggio a una misura giudicata pro-business e pro-occupazione, capace secondo le proiezioni di creare due milioni di posti di lavoro nel giro di un anno.

La Casa Bianca è a questo punto sotto pressione per agire in modo repentino. Molti economisti hanno avvertito che lo stallo dell'iniziativa potrebbe avere l'effetto perverso di bloccare le assunzioni perché le aziende staranno ad aspettare il varo della legge per beneficiare degli sgravi fiscali prima di assumere nuovi dipendenti.

Una prima versione della proposta potrebbe arrivare la prossima settimana dall'Economic policy institute, un centro di ricerca di Washington, ed essere quindi discussa in parlamento nei giorni successivi.

La proposta prevede:
  • la concessione di un credito d'imposta per due anni alle aziende che aumentano la forza lavoro o le ore lavorate, per esempio trasformando un lavoro part time in full time.
  • Lo sgravo fiscale abbassa del 15,3% il costo per assumere un nuovo dipendente nel primo anno e del 10,2% nel secondo anno, e a conti fatti finirebbe per costare al governo solo 20.000 dollari per ogni nuovo posto di lavoro.

Nessun commento:

Posta un commento