- Senza incentivi statali e in mancanza di ripresa dell’economia le immatricolazioni di autovetture scenderanno dalle 2.158.000 unità del 2009 a 1.800.000.
- La contrazione del fatturato avrà riflessi negativi sul gettito fiscale, sulla ripresa dell’economia e sul settore dell’auto. Occorrerà poi tenere conto dei maggiori costi per la cassa integrazione. Sarà infatti necessario un più ampio ricorso a questo strumento per il settore automobilistico.
- La nuova situazione determinatasi con il mancato rinnovo degli incentivi alla rottamazione mette a rischio la sopravvivenza di 300 concessionari che occupano 15.000 lavoratori direttamente e 30.000 nell’indotto.
- Il mancato rinnovo degli incentivi per le auto ecologiche comporterà la perdita di 8.000 posti di lavoro nel settore del metano e di almeno altrettanti in quello del GPL.
- A questi numeri occorrerà poi sommare quelli derivanti dall’impatto della frenata del mercato sulle attività a monte delle concessionarie, in generale sull’indotto del settore automobilistico e naturalmente sull’intera economia.
Ne deriva la necessità di mettere in cantiere nuove misure di sostegno della domanda, soprattutto per quanto riguarda le auto ecologiche ed in particolare per quelle a metano che hanno il massimo tasso di aggiuntività di vendite ottenibile con gli incentivi e che utilizzano il carburante più ecologico tra quelli attualmente disponibili.
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