28/10/09

Incentivi famiglia

Il governo ha in mente una serie di incentivi per la famiglia. Come il mercato auto, anche il mercato della procreazione è in calo.
Questi incentivi vanno dal potenziamento degli asili nido alla rimodulazione del quoziente familiare, passando per il bonus per nascita.

Per le mamme che lavorano (sia a tempo pieno che part-time), si pensa a:
  • la modulazione dell’orario di lavoro
  • l’offerta di servizi come asili nido o assistenza agli anziani
  • la diffusione di organizzazioni del tipo tagesmutter
  • la distribuzione di voucher per asili nido.

Cos'è una tegesmutter? Si intende con il termine quelle tate di condominio alle quali affidare (presso il loro domicilio, che abbia determinate caratteristiche di spazio e accoglienza) la cura di un massimo di cinque bambini di età compresa tra 0 e 3 anni.

Per loro vi sono 10 milioni di incentivi da destinare al finanziamento di 32 progetti di formazione di 704 tate (22 per ciascun progetto) e complessivi 3.500 bambini. Altri 4 milioni potrebbero servire alla stesura di elenchi comunali di tate che ne certifichino la professionalità.

Il decreto distribuirebbe soldi anche secondo questi ulteriori criteri:

  • 12 milioni di incentivi andrebbero per i cosidetti “voucher per asili nido”, che in realtà funzionerebbero come buoni di acquisto per prestazioni di cura per infanzia ma anche per disabili e anziani da destinarsi prettamente ad aree caratterizzate da scarsa diffusione di asili nido;
  • 6 milioni di incentivi per favorire la nascita di onlus che forniscano assistenza e cura all’infanzia;
  • 4 milioni di incentivi per finanziare aggiornamento e formazione per il post-congedo;
  • 4 mln di incentivi per incentivare telelavoro (finanziamenti per acquisto di strumenti informatici).

Questa è solo una parte delle proposte del governo. Ecco le altre:

Fondo di credito per i nuovi nati
Attivo a partire da fine anno, sarà indirizzato le famiglie con figli nati o adottati nel 2009, oltre che nel 2010 e nel 2011, avranno a disposizione 25 milioni di euro come garanzia pubblica per prestiti fino a 5 mila euro, con un tasso non superiore al 50% del tasso medio rilevato trimestralmente dalla Banca d’Italia. Potranno accedervi tutte le famiglie, non soltanto quelle di fascia debole. Le famiglie con figli nati nel 2009 potranno presentare domanda fino al 30 giugno 2010.

Piano Nidi PA
Entro fine anno sarà pubblicato il bando sperimentale per la realizzazione di asili nido nelle pubbliche amministrazioni. L’iniziativa ha una dotazione iniziale di 25 milioni di euro (18 mln resi disponibili dal dipartimento delle Politiche per la Famiglia e 7 mln del dipartimento delle Pari opportunità) per il finanziamento di 70 nuove strutture che ospiteranno 1400 bambini circa.

Moratoria sui mutui per le famiglie in crisi
Potranno essere sospesi fino a 12 mesi a partire da gennaio 2010 i debiti bancari contratti per l’acquisto di una casa da famiglie colpite direttamente dalla crisi, maggiori dettagli si avranno a fine anno.

Bonus bebè

Bonus di 1000 euro per ogni nuovo nato a partire dal 2009. La misura è già partita a livello locale con modalità sono diverse da regione a regione e anche da comune a comune.

Audit Famiglia & Lavoro
Allo studio del dipartimento di Politiche per la famiglia l’estensione a tutto il territorio nazionale dello standard tedesco Beruf&Famiglie adottato con successo dalle province autonome di Trento e Bolzano fin dal 2004. Si tratta di uno standard europeo (European Work & Family Audit) che certifica il concreto impegno di aziende ed enti, pubblici e privati, per far sì che i propri dipendenti, uomini e donne, possano armonizzare i tempi della propria vita familiare con quelli del lavoro.

Quoziente familiare
Il modello si propone di sostituire le attuali detrazioni per carichi familiari con un sistema destinato a ridurre il gettito soggetto a imposta – applicando in pratica un’aliquota più bassa – all’aumentare del numero dei componenti del nucleo familiare.
In sostanza, si tratterebbe di sommare i redditi di tutti i componenti il nucleo familiare e dividerne l’ammontare per un numero rappresentativo (quoziente familiare). Al valore ottenuto, si applicherebbe l’attuale scala delle aliquote Irpef e il risultato, rimoltiplicato per il numero delle “quote”, rappresenterebbe il valore dell’imposta finale.

Premio Amico della Famiglia
Si tratta di un vero e proprio concorso a premi che mette in palio 3 milioni di euro ai soggetti (enti locali fino a 15 mila abitanti) che si siano distinti in azioni e comportamenti volti a sostenere le famiglie. Il premio sarà così suddiviso:

  • 100mila euro al primo classificato,
  • 80mila euro al secondo,
  • 60mila al terzo,
  • 30mila euro ad altri soggetti meritevoli di menzione speciale.

Nessun commento:

Posta un commento