22/02/11

OMSA Faenza: incentivi mobilità

Si profilano nuove soluzioni imprenditoriali, incentivazioni all’esodo e continuita’ produttiva per l'OMSA di Faenza.

Tre i punti dell’intesa:
  • la Golden Lady si e’ impegnata a ricercare soluzioni imprenditoriali che diano occupazione a tutti i lavoratori dell’Omsa di Faenza, cosi’ come prevede l’accordo del 25 febbraio 2010. A questo fine, dara’ incarico a una societa’ che raggiungera’ “concreti risultati in tempi brevi” anche attraverso il confronto con le istituzioni.
  • per favorire la conferma del secondo anno di cassa integrazione, e’ stato definito l’incentivo economico per l’esodo di un numero massimo di 80 dipendenti. Il valore dell’incentivo e’ di 30.000 euro loro per ciascun lavoratore che si rendera’ disponibile alla mobilita’ entro il prossimo 12 marzo. L’incentivo per chi accettera’ la mobilita’ oltre quella data (ed entro il termine di scadenza della cassa integrazione) sara’ di 5.000 euro lordi.
  • Golden Lady si impegna a mantenere l’attivita’ produttiva ancora presente nello stabilimento di Faenza, fino all’individuazione di nuove soluzioni imprenditoriali.

18/02/11

Incentivi lavoro donne e giovani in Toscana

Welfare to Work è un'azione promossa e finanziata dalla Regione Toscana per incentivare le aziende che assumono, anche a tempo determinato,
  • donne,
  • giovani diplomati fino a 30 anni,
  • laureati fino a 35 anni,
  • persone con un reddito non superiore a 17 mila euro o di età fino ai 45 anni,
  • iscritti ai Centri per l'impiego della Provincia di Siena.

Il sistema di incentivi prevede l'erogazione di un contributo straordinario (una tantum) di 6mila euro. I bonus sono dedicati ad assunzioni sia a tempo indeterminato che determinato per una durata contrattuale non inferiore a 12 mesi. La domanda di bonus per l'assunzione deve essere fatta dai datori di lavoro alla Regione Toscana.

Per informazioni è possibile scaricare l'avviso sul sito della Regione.

17/02/11

incentivi imprese in stallo

La riforma degli incentivi alle imprese, oltre ad essere in ritardo di 8 mesi, potrebbe non vedere mai la luce: la delega al governo è scaduta martedì scorso e ora al ministero dello Sviluppo economico studiano un salvataggio in extremis. L'unico strumento per rimediare, pur con il rischio di un ulteriore allungamento dei tempi, potrebbe essere ottenere una nuova delega dal parlamento.

Sarebbe un peccato, perché la riforma degli incentivi alle imprese è la cornice per la semplificazione degli strumenti esistenti, che verrebbero raggruppati in tre categorie:

  • buoni o voucher automatici;
  • aiuti erogati in base a progetti su bandi di gara
  • procedure negoziali per gli investimenti al di sopra dei 20 milioni.

Nello schema di dlgs non sono fissate risorse, ma è previsto che il 50% dei fondi eventualmente disponibili vada alle pmi.

Il testo esaminato era l'unico provvedimento già definito arrivato al consiglio dei ministri sul piano crescita. Sembra che i nostri politici abbiano altro a cui pensare.

Vendite fiat in calo causa assenza incentivi

Per Fiat Group Automobiles il 2011 e' iniziato con un segno negativo, essenzialmente a causa di due fattori: innanzitutto il consistente calo di alcuni importanti mercati (in particolare l'Italia e la Spagna) e soprattutto il fatto che a gennaio 2010 la gamma Fga di vetture a basso impatto ambientale beneficiava ancora e in maniera molto forte degli eco-incentivi attuati da numerose nazioni europee.

La mancanza di incentivi alla rottamazione nei principali mercati europei ha condizionato in modo particolare il brand Fiat, che - fanno notare a Torino - dispone di una gamma completa di modelli a basso impatto ambientale.

14/02/11

Incentivi cinema

Dal sito dell'ANSA:
''La previsione di un aumento di 1 euro allo scopo di finanziare per tre anni consecutivi gli incentivi fiscali a favore del cinema stesso, non era inizialmente nei miei progetti e nelle mie intenzioni.

Ho accettato questa misura solo perché non esistevano alternative e soprattutto perché i proventi dell'aumento del prezzo del biglietto sono destinati interamente alla produzione cinematografica''. Lo dice il ministro dei beni culturali Sandro Bondi.

11/02/11

Incentivi trasporto merci 2011 Veneto

La Regione Veneto ha rinnovato le misure per incentivare il trasporto merci idroviario o su ferro.
L'obiettivo è decongestionare le strade dal traffico di Camion. Ha disposizione della societa' controllata Sistemi Territoriali ci sono ora 700 mila euro, che serviranno a incentivare traffici su rotaia o per le vie d'acqua interne durante l'anno corrente.

L'intervento punta a incentivare l'idrovia e il traffico acqueo, laddove l'opzione è disponibile, ma anche a rendere sostenibili alcuni traffici ferroviari che altrimenti non sarebbero convenienti, e dunque non verrebbero realizzati, con il conseguente riversamento su strada del traffico equivalente.

''Grazie all'intervento regionale - ha ricordato Renato Chisso, l'assessore alle politiche della mobilita' del Veneto - negli anni passati siamo riusciti a organizzare sulle relazioni Venezia Porto Commerciale - Milano Certosa/Milano Melzo e Portogruaro - Pontelongo/Pontelagoscuro complessivamente 1.565 convogli ferroviari merci, che potremmo quantificare in circa 20 - 25 mila camion sottratti alla strada. Per la modalita' idroviaria sono state movimentate all'Interporto di Rovigo circa 178.226 tonnellate di merce con origine o destinazione porti situati nella Regione del Veneto, pure tolte al traffico su gomma''.

10/02/11

Incentivi agricoltura Regione Campania 2011

Le aziende agricole in campania, possono finalmente rinnovarsi attraverso gli incentivi -16,7 miliono di Euro - messi a disposizione dal Governo.

Obiettivi:
  • riduzione dei costi di produzione, attraverso l’innovazione delle strutture.
  • promozione della diversificazione delle attività dell’azienda stessa,
  • innalzamento del livello qualitativo delle produzioni.
  • Miglioramento della sicurezza alimentare, con particolare attenzione alle condizioni degli animali.

Possono presentare la domanda: imprenditori agricoli, singoli o associati, titolari di impresa iscritta nel registro C.C.I.A.A.

Ogni azienda può ottenere al massimo 1,5 milioni di euro per tutto il periodo della programmazione del Psr 2007-2013. Per accedere al bando per il 2011 basta accedere al sito della regione Campania.

09/02/11

incentivi auto gpl e metano 2011?

La diffusione di auto a gas in Italia parla di 2.400.000 unità, ma senza un sostegno governativo, lo sviluppo dei due carburanti gassosi diventa difficoltoso, nonostante il nostro Paese sia tra i leader mondiali per tecnologia e rete di distribuzione.

Per questo domani si incontreranno il consorzio Ecogas e gli operatori che ruotano attorno al GPL e metano. Uno degli argomenti su cui pianificare le strategie di diffusione delle auto alimentate con combustibili gassosi riguarda gli incentivi statali all'acquisto, che per il 2011 non verranno in aiuto agli automobilisti in modo sistematico come in passato.

L'obiettivo dell'incontro sarà quindi quello di promuovere il varo di nuovi incentivi per il settore del gas creando collaborazioni tra i soggetti coinvolti nella produzione e nell'installazione degli impianti.

Restiamo in attesa degli sviluppi

Il volto oscuro degli incentivi

Una vera e propria “stangata” da 5,7 miliardi di euro. È quella che, secondo l'Autorità per l'energia elettrica e il gas (Aeeg), rischiano nel 2011 i consumatori italiani a causa del peso in bolletta degli incentivi per le rinnovabili. L'Aeeg lo sostiene nella Relazione sullo stato del mercato nazionale dell'elettricità e del gas (vedi allegato) inviata al Parlamento come richiesto dalla Legge sviluppo del 2009, forse l'ultimo atto formale della presidenza di Alessandro Ortis. Non è la prima volta che l'Authority lancia l'allarme sulla crescita progressiva dell'ammontare complessivo dei bonus, tra i più generosi al mondo, concessi dallo stato italiano per promuovere lo sviluppo delle fonti “green”, ma stavolta l'avvertimento è particolarmente duro.

«Si profila – si legge nella nota che accompagna la relazione – il rischio di una stangata rinnovabili per effetto di un sistema di incentivi fra i più profittevoli al mondo, con un impatto crescente in bolletta: dai 2,5 miliardi di euro del 2009 si è passati ai 3,4 del 2010 e nel 2011 potrebbe arrivare, in assenza di interventi, fino a 5,7 miliardi di euro». A determinare l'impennata del costo degli incentivi che grava sugli utenti finali è stato, sottolinea l'Aeeg, soprattutto il recente boom del fotovoltaico. «Ad appesantire le future bollette – chiarisce infatti l'Autorità – vi è il possibile raddoppio dei costi a 1,6 milioni di euro legati all'eccesso di offerta di certificati verdi ed alla crescita esponenziale degli incentivi al fotovoltaico, (aumentati da 300 milioni di euro del 2009 a 826 milioni nel 2010) e l'eventualità di triplicare nel 2011».

Il calcolo si basa sulle stime diffuse nei giorni scorsi dal Gse, secondo le quali, se tutti gli impianti dichiarati terminati entrassero realmente in esercizio entro il prossimo 30 giugno, in Italia potrebbero essere in funzione a quella data 180.000 impianti fotovoltaici, con una potenza installata totale di 6.500 MW. Stime giudicate però affrettate e troppo ottimistiche da diverse associazioni del settore. In ogni caso, l'Autorità, pur sottolineando che le rinnovabili costituiscono «una grande opportunità non solo per quanto strettamente attiene la diversificazione delle fonti e la protezione ambientale, ma anche per la ricerca, la filiera industriale e l'occupazione», torna a chiedere a gran voce di correre ai ripari. «Al fine di attenuare l’impatto che i costi (di incentivazione, ndr) determinano sulle bollette di famiglie ed imprese e rendere le incentivazioni maggiormente efficienti, appare opportuno intervenire urgentemente». La richiesta, in definitiva, è che i sistemi di incentivazione ed i relativi oneri di sistema in bolletta siano ridefiniti e ridimensionati «con criteri di massima efficienza e secondo livelli di sicura sostenibilità». Un invito sottoscritto anche dall'Adiconsum (Associazione italiana difesa consumatori e ambiente), che in una nota ufficiale ha chiesto al governo di rivedere il sistema di incentivi alle rinnovabili e puntare maggiormente sulle misure a sostegno dell'efficienza energetica, come le detrazioni Irpef del 55%.

E' giusto pagare noi i privilegi di altri?

08/02/11

Incentivi 2012 industria

E' finalmente disponibile la bozza di 22 articoli della riforma degli incentivi per il sistema produttivo, che arriverà sul tavolo del consiglio dei ministri.

Si pensa a ”meccanismi automatici di agevolazione, con particolare riferimento all’utilizzo di procedure di fruizione dell’aiuto mediante buoni o voucher” per le piccole e medie imprese.

Alle Pmi dovrà essere destinata ”una quota di risorse non inferiore al 50% del complesso delle risorse disponibili”.

Cambiano le modalità per la deduzione di una quota dell’Irap dalle imposte dei redditi, che nel futuro sarà differenziata tenendo conto del costo del lavoro.

A partire dal 2012 al fondo unico per gli incentivi confluiranno le risorse attualmente ”finalizzate al superamento degli squilibri economici e sociali che sono assegnate dal Cipe” per ”essere destinate a interventi statali di aiuto alle imprese e di sostegno del sistema produttivo”.

Importante: tali incentivi sono destinati:
  • per l’85% alle Regioni del Mezzogiorno
  • per il 15% alle Regioni del Centro-Nord

Questa notizia non farà piacere agli imprenditori sopra il Po.

07/02/11

Incentivi PMI 2011

In attesa della riforma degli incentivi nazionali dedicati alle imprese, a sostegno dell Pmi arrivano iniziative volte a promuovere la loro crescita e capaci di fornire un pizzico di speranza in attesa della rinascita concreta.

Fino a quando non verranno fondi consistenti a favore delle imprese che devono necessariamente investire in ricerca e innovazione per crescere e diventare competitive, non solo a livello nazionale, le Pmi devono ‘accontentarsi’ degli incentivi disponibili, che passano per Invitalia, l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, dedicati all'autoimprenditorialità e l'autoimpiego per favorire l'occupazione, prevedendo contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

A questi si aggiungono le azioni per l'industrializzazione delle aree in crisi, agli investimenti per l'innovazione e quelli a beneficio dei progetti ad alto valore tecnologico. Previste, inoltre, le le agevolazioni dal FIT (Fondo per l'innovazione tecnologica) e dal FAR (Fondo agevolazioni per la ricerca) per la ricerca industriale.