Sarebbe un peccato, perché la riforma degli incentivi alle imprese è la cornice per la semplificazione degli strumenti esistenti, che verrebbero raggruppati in tre categorie:
- buoni o voucher automatici;
- aiuti erogati in base a progetti su bandi di gara
- procedure negoziali per gli investimenti al di sopra dei 20 milioni.
Nello schema di dlgs non sono fissate risorse, ma è previsto che il 50% dei fondi eventualmente disponibili vada alle pmi.
Il testo esaminato era l'unico provvedimento già definito arrivato al consiglio dei ministri sul piano crescita. Sembra che i nostri politici abbiano altro a cui pensare.
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