01/02/10

Incentivi PC

Interessante post di Zeus News. Lo riprendiamo:

Il futuro dell'atteso "decreto Scajola" con il promesso bonus internet per le famiglie e la generalizzazione della "posta elettronica certificata" di Brunetta segnano il passo; anzi, l'incentivo alle famiglie per l'acquisto di un nuovo Pc abbinato a un collegamento a banda larga all'internet sembra navighi ancora tra le pericolose secche dei capitoli di bilancio che dovrebbero individuare sia il titolo di spesa che la competenza ministeriale ad erogarlo.

Sembra ora giunto il momento di ripetere gli errori del passato per quanto riguarda il finanziamento dell'ICT e della banda larga in particolare, con stanziamenti insufficienti e mal distribuiti che, unitamente a quell'improvvida tassazione soprannominata - non si capisce perché - "equo compenso" non consentirà certo il rilancio di una tecnologia essenziale al mondo moderno mentre consentirà congrue entrate ai soliti amici degli amici.

Infatti ipotizzare un bonus di soli 50 euro a famiglia (70 euro alle "categorie disagiate") per acquistare un Pc ed entrare nel digitale sembra una presa per i fondelli per più di un motivo, a parte l'inadeguatezza delle cifra.

Innanzi tutto perché per le cosiddette "categorie disagiate" l'acquisto di un PC e relativo collegamento in rete (e costi di gestione) appare l'ultimo dei problemi, essendo occupate piuttosto dal problema di mettere insieme il pranzo con la cena; in secondo luogo perché la nuova iniqua tassazione dei supporti registrabili non farà che trasferire bonus e quant'altro alla SIAE, che riceverà così indirettamente un nuovo aiuto di stato.

Intanto il ministro Tremonti non ha ancora deciso se e come sbloccare i fondi (che forse non ci sono); e meno male che, tra canone RAI. adeguamento di balzelli vari e mancati interventi di "Mister Prezzi" su pastai e petrolieri, tento per fare un esempio, "non sono state messe le mani nella tasche degli Italiani".

Nessun commento:

Posta un commento