08/02/10

Incentivi dipendenti pubbliche amministrazioni

Ripristinato l’incentivo del 2% per i progettisti dipendenti dalle Pubbliche Amministrazioni. L’inversione di tendenza è avvenuta con l’approvazione del Collegato alla Finanziaria 2010.

Iter: L’incentivo a favore dei progettisti della Pubblica Amministrazione è stato introdotto con la Legge 109/1994 “Merloni”. Era infatti considerato un vantaggio economico a favore degli Enti Locali, che altrimenti avrebbero dovuto affidare gli incarichi ai progettisti esterni, nonostante il Decreto Legislativo 163/2006, Codice dei Contratti Pubblici, imponga di progettare le opere pubbliche attraverso gli uffici tecnici interni.

Con il D.L. 112/2008 l’incentivo è stato tagliato dal 2% allo 0,5% a decorrere dal primo gennaio 2009. Reintrodotto con la Legge 201/2008, è stato nuovamente abbassato dalla Legge 2/2009 ponendo il problema della retroattività, cioè dell’importo da riconoscere alle opere avviate prima del gennaio 2009.

A sostegno del ripristino dell’incentivo al 2% la campagna condotta da Bernardino Primiani, presidente di Unitel, Unione nazionale italiana tecnici ed enti locali, fiancheggiata anche dalla Corte dei Conti e dall’Avvocatura Generale dello Stato.

Sulla riduzione dell’incentivo allo 0,5% sono state presentate anche due interrogazioni parlamentari dagli onorevoli De Torre e Peluffo. Dalla risposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione Brunetta è emerso come l’incentivo della professionalità si scontri con l’esigenza di contenere la spesa pubblica.

Visto che lo 0,5% è corrisposto a responsabile del procedimento, incaricati della redazione del progetto, responsabili del piano della sicurezza, direttore lavori e collaudatore, si sono aperte due possibilità sul restante 1,5%, da versare al Bilancio dello Stato. Secondo alcune interpretazioni, infatti, il DL 112/2008 esclude dall’obbligo di versamento al Bilancio dello Stato i risparmi derivanti dalle riduzioni di spesa. Condizione che renderebbe quindi possibile il mantenimento del 2%.

Di parere opposto il Ministro, che ha indicato come proprio il DL 112/2008 preveda determinate eccezioni a questa disposizione, e la Corte Costituzionale, che con la sentenza 341/2009 del 30 dicembre ha dichiarato la legittimità del taglio dell’incentivo.

In controtendenza la Regione Campania, che con un regolamento si è pronunciata a favore del ripristino del 2%, confermato su base nazionale dall’approvazione del Collegato alla Finanziaria 2010.

Per la conferma definitiva del provvedimento si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

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