04/11/09

ottobre: auto in crescita

Ottobre positivo per il mercato dell'auto in Italia. Con oltre 195.000 nuove immatricolazioni, e un segno "più" del 15,7 per cento rispetto allo stesso mese del 2008, il settore del nuovo ha registrato, nel mese scorso, il quinto periodo consecutivo di rialzo. Di fatto, il mese che si è appena concluso ha significato, per il settore delle immatricolazioni di vetture nuove, il migliore risultato dall'inizio dell'anno.

Tra i fattori più rilevanti che hanno contributo all'andamento positivo del mercato vanno considerati gli eco incentivi. Il provvedimento in scadenza, per questo motivo, può avere contribuito ad accelerare le immatricolazioni, in attesa che si sblocchino le decisioni sul rinnovo dei bonus governativi per l'acquisto di vetture ecologiche.

Il mercato

I dati raccolti a ottobre indicano al Lingotto un mese in rialzo, seppure lievemente inferiore rispetto alla media del mercato. Le vetture immatricolate sono state 64.000, con una crescita del 15,1 per cento e un aumento della quota del 32,6% rispetto allo stesso mese del 2008. La Fiat, con Punto e Panda a contendersi la leadership fra le vetture più vendute in Italia (rispettivamente 16.076 e 15.239 unità) e l'attesa della Punto Evo destinata a consolidare la presenza del modello nel segmento B (secondo quanto affermato più volte al Lingotto, che comunica di avere già in tasca 35.000 ordini), ha concluso ottobre con una crescita sul venduto del 14,1% rispetto allo stesso mese del 2008 e una quota di mercato del 25,1%.

Continua l'ascesa di Lancia, che a ottobre si è dimostrato il brand con i risultati migliori (+ 28,1%), mentre Alfa Romeo il mese scorso ha fatto registrare un lieve calo rispetto a Ottobre 2008 (- 1,07%). L'analisi dei primi dieci mesi dell'anno per Fiat Group Automobiles è stato positivo rispetto alla media del mercato (che ha visto una perdita del 3,9%). Con 599.000 immatricolazioni (nello stesso periodo del 2008 erano state 601.000), il segno negativo è di appena 0,4 punti percentuali, mentre la quota di mercato è salita dell'1,1 per cento.

Passando ai giapponesi, Toyota ha concluso il mese con un aumento dell'86,09% delle immatricolazioni, e una quota di mercato del 6,1 per cento. Alle spalle del colosso nipponico si attestano due costruttori francesi: Peugeot assieme alla consociata Citroen (gruppo PSA) ha registrato un balzo in avanti del 59,9%; Renault, ha concluso ottobre con un + 58,2% e Ford, con un bel + 27,65%.

Gli incentivi hanno aiutato parecchio

Sulle 195.000 vetture acquistate a ottobre, 110.000 sono state immatricolate grazie agli ecoincentivi (nell'89,60% dei casi, l'acquisto è stato effettuato contestualmente alla demolizione di una vettura Euro 0,1 o 2 di almeno 10 anni).

Rispetto a Settembre, gli acquisti con ecoincentivi sono aumentati dell'1,26%, un segnale, questo, che viene indicato dal presidente dell'ACI Enrico Gelpi come "Efficace nella politica di sostegno dell'economia italiana. Si auspica che i bonus siano prorogati almeno fino alla fine del 2010". Gli ecoincentivi sono andati alla grande al sud: la Basilicata in testa alla classifica è la regione che ha fatto registrare un 98,97% degli acquisti con incentivi, seguita da Calabria con il 98,69% e da Sicilia, terza con il 98,44%.

Le previsioni per il 2010, a questo proposito, appaiono difficili. Nonostante il Governo, in queste settimane, sia più volte tornato sull'argomento degli incentivi, il taccuino delle priorità non indica la certezza che, nei prossimi mesi, gli incentivi possano tornare. Da ciò appare evidente l'impennata di immatricolazioni che il mercato nazionale ha registrato a Ottobre. E si può pensare che il momento positivo prosegua anche nelle prossime settimane: molti clienti, infatti, preferiscono affidarsi all'acquisto di un'auto nuova con l'incentivo prima che sia troppo tardi.

D'altro canto l'economia è tutt'altro che salva, e al momento il mercato dell'auto sta recuperando il terreno perduto proprio grazie agli ecoincentivi: "Se, entro la fine dell'anno, questi non venissero rinnovati, il settore si troverebbe di fronte a una situazione davvero preoccupante, perché la domanda indotta dai primi segnali di ripresa dell'economia non basterebbe a colmare le mancate agevolazioni statali. Il contrario di ciò che avvenne fra il 1997 e il 1998 e nel 2002 - 2003", indica Gian Primo Quagliano, direttore di Promotor.